Per le imprese e le famiglie in difficoltà economica e a rischio di
diventare preda degli usurai, esiste la possibilità di accedere al
credito più agevolmente tramite il Fondo per la prevenzione del
fenomeno dell’usura, istituito dalla legge n. 108 del 1996 e gestito dal
Dipartimento del Tesoro del MEF. L’ammontare del Fondo di prevenzione
dell’usura varia di anno in anno e si alimenta in prevalenza con le
sanzioni amministrative antiriciclaggio e valutarie.
Le garanzie finanziate con il Fondo di prevenzione dell’usura
favoriscono infatti l’accensione di prestiti del circuito bancario,
prevenendo così l’esclusione finanziaria di soggetti deboli che
altrimenti potrebbero rivolgersi ai canali illegali del credito.
Le piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario possono
rivolgersi ai Confidi (ovvero consorzi di imprese) mentre i privati
cittadini e le famiglie in difficoltà possono contattare le Associazioni
e le Fondazioni di lotta all’usura.
Tali Enti, che sono gli effettivi gestori del Fondo, esaminano e
valutano i singoli casi, per stabilire se sussistono le condizioni per
ricevere le garanzie antiusura.
Una descrizione più dettagliata del meccanismo di funzionamento
del Fondo è disponibile nel “Rapporto sul Fondo per la prevenzione
dell’usura”, scaricabile in pdf sul sito del Dipartimento del Tesoro:
Dal suo primo anno di attività a oggi, il Fondo ha erogato circa 645
milioni di euro, che hanno consentito di garantire più di 84 mila prestiti
per un importo complessivo di oltre 1,98 miliardi di euro.
Ad oggi sono attivi 180 Enti gestori del Fondo per la prevenzione del
fenomeno dell’usura che operano su tutto il territorio italiano per
assistere e supportare chi ha difficoltà di accesso al credito.